Recentemente il Part-Time Scientists, un gruppo di scienziati, ingegneri e imprenditori provenienti da diversi paesi in tutto il mondo, ha vinto 750,000 dollari banditi dal Google Lunar XPrize, il contest internazionale per ispirare l’esplorazione dello spazio a basso costo e, nello specifico, per realizzare il progetto di una sonda spaziale da inviare sulla Luna – l’ottavo continentedalla superficie più grande del Brasile e del Nord America messi insieme ma del quale conosciamo poco più del 5% -, a patto che venga costruita in forma privata, senza finanziamenti pubblici e con budget contenuti.

Fondato nel 2008 e con sede a Berlino, il team PTS è forse la squadra più giovane del Google Lunar XPrize, e si caratterizza di professionisti con diverse competenze tecniche – tra cui la fisica, l’informatica, l’elettrica, la meccanica e l’ingegneria del software – e che, provenienti da diversi paesi, sono coordinati tra loro su Internet dal quartier generale di Berlino. Il team è finanziato in parte da donazioni di privati, in parte da sponsor.

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Il gruppo di innovatori del Part-Time Scientists è stato ispirato a costruire un’alternativa a basso costo al caro rover Curiosity della NASA, la cui realizzazione aveva richiesto all’agenzia spaziale quasi 2,5 miliardi di dollari tra sviluppo e lancio dei costi.
La soluzione a basso costo sviluppata dal team PTS, si chiama Asimov.

La squadra Part Time Scientists ha deciso di affinare gli sforzi su due categorie del concorso, ognuna delle quali ha portato loro premi in denaro: Mobility e Imaging. Mentre la Mobility si è concentrata sulla creazione di un rover collaborativo-progettato, in grado di navigare in modo efficace sul terreno accidentato della Luna, la categoria Imaging è stata focalizzata sul design della fotocamera per poter ottenere video ad alta definizione e alambicchi di superficie della Luna da inviare al pianeta Terra.

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La squadra Part Time Scientists è stata in grado di creare l’innovativo progetto ad un costo di circa 500,000 dollari, anche grazie all’uso di tecnologie di stampa 3D e la partnership con Citim di Atlanta, Georgia, USA e SLM Solutions, aziende focalizzate esclusivamente sulla additive manufacturing a base di metallo. Nonostante siano distanti tra loro migliaia di chilometri, gli il team PTS è riuscito a coordinare la stampa delle ruote di Asimov utilizzando ed integrando in modo efficiente i diversi servizi delle società partner.
In collaborazione con DLR (Centro aerospaziale tedesco), i ricercatori hanno sviluppato e testato le ruote di Asimov, al fine di ottimizzarle per la massima trazione sulla superficie della Luna, e inoltre hanno fabbricato la telecamera che costituisce la testa di Asimov e che ha il compito di documentare le immagini della superficie lunare.

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Per creare le ruote, il team Part Time Scientists si è affidato alla SLM Solutions e alla tecnologia di stampa 3D di Citim, fabbricando le ruote con complessi e intricati intagli del battistrada. Rispetto ai processi di fabbricazione tradizionali, la stampa 3D ha permesso una realizzazione molto più veloce delle varie parti di Asimov, pur mantenendo i costi di sviluppo bassi.

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Il team di scienziati ha utilizzato anche il sistema di fusione laser (stampa 3D in metallo) per creare una robusta custodia per la macchina fotografica, in grado non solo di resistere a condizioni imprevedibili sulla Luna, ma anche di sopravvivere al lancio del razzo e all’atterraggio sulla superficie lunare. La telecamera è stata progettata interamente dal team Part Time Scientists, che ha utilizzato la prototipazione rapida e le tecniche più innovative per aumentare la risoluzione (è di circa il doppio di quella utilizzata per le missioni Apollo), migliorare le caratteristiche di rilevamento e diminuire il consumo di energia.

Il nostro obiettivo è quello di fornire la tecnologia sufficiente per realizzare una vasta gamma di missioni ad un costo notevolmente ridotto” ha affermato la squadra di scienziati.

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via 3ders.org 

By Categories: NotiziePublished On: 12 Febbraio, 2015

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