Lo confessiamo: abbiamo un debole per gli articoli che parlano di LEGO! Forse perché sono stati, per la nostra generazione, i giochi dell’infanzia per eccellenza. Si perché, i LEGO non sono solo semplici mattoncini in plastica di vari colori e dimensioni, ma hanno sempre avuto qualcosa di magico permettendo da sempre ai bambini – e ai meno bambini -, di creare, innovare e divertirsi in una quantità infinita di modi. Per molti di noi, i blocchi di costruzione in plastica sono stati dei veri e propri strumenti formativi ed aggregativi, aiutandoci a legare con i nostri coetanei nel costruire insieme case, castelli, navicelle spaziali, o intere città e mondi fantastici.  Oggi, però, grazie al duro lavoro del designer colombiano Carlos Torres, i blocchi LEGO rivestiranno un altro ruolo importante: quello di aiutare i bambini amputati ad integrarsi e legare con i loro coetanei.

Si chiama IKO Creative Prosthetic System il progetto di Torres e si tratta di una protesi adattabile alle braccia dei bambini composta da una presa stampata in 3D, da operazioni di controllo in remoto e da prodotti LEGO mutevoli.

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L’intento (ben riuscito) di Torres di trovare un modo per rendere le protesi divertenti e giocose per i bambini, lo ha portato recentemente ad essere premiato al Netexplo, il forum di tecnologia digitale che ha avuto luogo a Parigi dieci giorni fa. Un riconoscimento che potrebbe aiutare Torres a trovare finanziatori e investitori per promuovere lo sviluppo della sua protesi stampata in 3D.

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L’IKO Creative Prosthetic System è stata sponsorizzata da Cirec, l’organizzazione colombiana no-profit specializzata nella riabilitazione di persone con disabilità, e da LEGO Future Lab. Torres stima che, una volta in produzione, le protesi adattabili per i bambini potrebbero costare 5.000 dollari, con 1.000 dollari extra per poter stampare in 3D le prese, seguendo la crescita del bimbo.

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Nel progettare la parte stampata in 3D del braccio protesico compatibile LEGO, Torres ha condotto un lavoro sul campo, in Colombia, suo paese d’origine, per vedere ciò che un bambino amputato potrebbe aver bisogno da una protesi, e quindi per capire quello che manca nei modelli attuali. Dalla sua esperienza, Torres ha riscontrato che spesso i bambini senza disabilità vedono come “scomodo” avere un bambino con un handicap. Così Torres si è chiesto se e in che modo fosse stato possibile per i bambini ‘normali’ comprendere la disabilità da una prospettiva diversa. Per risolvere questo problema, bisogna portare i bambini a provare empatia verso ciò che è diverso da loro, invece di avere paura di qualcosa che non sanno. “La sfida è stata creare qualcosa che tutti potessero condividere, imparare e costruire insieme, utilizzando il gioco come mezzo di unione e cooperazione”, ha detto Torres.


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Anche se non è stato proprio un gioco da ragazzi trovare in una protesi un buon equilibrio tra funzionalità e gioco, Torres ha capito che con l’aiuto dei mattoncini LEGO questo sarebbe stato possibile: “La mia idea non era quella di creare una protesi tradizionale, ma quella di proporre un sistema che fosse abbastanza facile per i bambini da usare e creare da soli e con i loro amici.”.

Il prototipo finale del braccio e della mano protesica consiste di una presa stampata in 3D che ospita una batteria, un’unità di elaborazione e sensori mioelettrici in grado di monitorare il movimento del braccio amputato. Le prese stampate in 3D sono realizzate su misura, a seconda delle dimensioni del bambino, e possono essere adattate e ristampate man mano che il bambino cresce.

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La presa, ovvero il “muscolo” di questa protesi, consiste in un processore e un motore compatibile Mindstorms, ma ha anche superfici compatibili LEGO. La protesi viene inoltre fornita con una mano, anch’essa LEGO-compatibile, in grado di afferrare e spostare.
Ma la bellezza dell’IKO Creative Prosthetic System è che la mano può essere rimossa e sostituita con qualsiasi creazione LEGO: da una navicella spaziale, una pala, un artiglio, solo per citarne alcuni.

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Torres ha testato il suo prototipo su Dario, un bimbo colombiano di 8 anni che ha perso il suo braccio a causa di una malformazione congenita, ed i risultati sono stati sorprendenti. Guardateli voi stessi, in questo video!

By Categories: NotiziePublished On: 16 Marzo, 2016

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