Autodesk ha annunciato di voler rendere open source l’elettronica e il firmware di Ember 3D, la stampante stereolitografia 3D ad alta risoluzione, alimentata da Spark, la professionale piattaforma open di stampa 3D. L’elettronica di Ember 3D può essere scaricata direttamente dal sito web, mentre il firmware è disponibile sul blog di Ember.
Tuttavia, nonostante il grande passo appena compiuto da Autodesk a beneficio dell’intera comunità dell’open source, il team ammette che l’elettronica e la meccanica di Ember sono destinati ancora ad un uso professionale, per cui l’adozione open source non sarà così agevole e facile come accade per gli altri sistemi.
A qualcuno verrebbe da chiedersi perché, allora, questo servizio viene messo comunque open source, se poi è effettivamente accessibile ancora a pochi. Proviamo a rispondervi: perché il fatto che l’uso della meccanica e dell’elettronica di Ember sia di difficile accesso ai non esperti di settore, non significa per forza dover tenerla chiusa.
Il team Ember è convinto che una piattaforma aperta alla community sia il modo migliore per andare avanti nell’innovazione e nella ricerca, e per permettere agli utenti di trarre vantaggio dal nuovo servizio open source. “Speriamo venga riconosciuto il nostro impegno per una piattaforma aperta e l’impegno a rendere migliore l’intero campo dell’additive manufacturing.”, ha detto il gruppo di Ember.
La mossa di rendere comunque open source una piattaforma che al momento è, di fatto, ancora accessibile a pochi, significa quindi non voler limitare la sperimentazione e offrirsi comunque la possibilità di migliorarsi attraverso la collaborazione della comunità di sviluppo. Dopotutto, il movimento open source nasce per realizzare e condividere opportunità, per affrontare sfide all’innovazione e ispirare gli altri a creare nuovi approcci e nuove soluzioni alle risorse aperte. Condividete?
Leggi di più su: http://learn.ember.autodesk.com/blog/ember-open-source-electronics-and-firmware
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