Se ne parlava già da 4 anni ormai, ma adesso il progetto diventa prototipo: la Barilla ha presentato a Cibus 2016, il salone internazionale dell’alimentazione dedicato alle nuove tendenze del food, l’ultima frontiera della pasta: quella realizzata con la stampante 3D.
Un progetto a cui il Gruppo Barilla, in collaborazione con il centro di Ricerca Olandese Tno (Organizzazione Olandese per la Ricerca Scientifica Applicata), stava lavorando dal 2012. Nel 2015 è nato un primo prototipo con la tecnologia di stampa3D che riesce a produrre pasta fresca in 2 minuti, utilizzando un impasto preparato solo con semola di grano duro e acqua. Un’innovazione che consentirà di realizzare nuovi gusti, ingredienti personalizzati, formati di pasta dalla forme complesse e un impasto fresco.
Il progetto, lanciato in Svezia, vedrà coinvolte nel 2016 altri paesi europei. Al salone di Parma l’azienda ha offerto al pubblico un assaggio di Pasta 3D su crema di piselli con calamaretti spadellati, pomodorini caramellati e pinoli tostati.
Varie le applicazioni che si prospettano per il 3d printing food: dall’uso in casa fino alla ristorazione o ai negozi di pasta fresca dove sarà possibile ordinare piatti di pasta su misura.
Tra le opportunità che questa tecnologia potrà offrire, prime tra tutte la massima customizzazione della pasta. Si, perché il consumatore potrà scegliere non solo il tipo di pasta, ma addirittura crearselo! Darle la forma, la consistenza che desidera e “giocare” anche sul colore, il gusto e addirittura l’apporto proteico, grazie all’impiego di ingredienti come verdure, legumi, farine di altri cereali integrali.
Il progetto è ancora in una fase sperimentale, ma siamo certi che non passerà troppo tempo dal ritrovarci in tavola, un piatto di pasta tailor made!
photo e video credits: Barilla
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