Un team di ricercatori austriaci ha finalmente elaborato un modo per stabilizzare quello che chiamano il più forte di tutti i materiali conosciuti, una forma esotica di carbonio chiamata carbinici. Si tratta di un allotropo sfuggente di carbonio, scoperto circa 50 anni fa, ma finora mai stato sintetizzato con successo.
Il computer modeling ha suggerito che la catena monodimensionale di atomi di carbonio sarebbe due volte più forte dei nanotubi di carbonio e più forte persino del grafene, un foglio a nido d’ape super-resistente di atomi di carbonio. Il problema dei carbinici è stato da sempre quello relativo alla loro instabilità, essendo molto reattivi.
Ora, i ricercatori dell’Università di Vienna hanno finalmente messo a punto una versione stabile di carbinici, che potrebbe avere un enorme potenziale in varie applicazioni, dai sistemi nanomeccanici e dispositivi elettromeccanici, alla produzione e progettazione del prodotto, fino alla tecnologia medica.
La ricerca del team composto da Mingjie Liu, Vasilij I. Artyukhov, Hoonkyung Lee, Fangbo Xu, e Boris I. Yakobson dalla Rice University, i cui risultati sono stati pubblicati sulla rivista Nature Materials, mostra che questo nuovo supermateriale è una catena di atomi di carbonio legati da vincoli tripli e singoli alternativi o da doppi legami consecutivi.
I ricercatori hanno calcolato e scritto le proprietà fisiche e chimiche del carbinici (la loro risposta meccanica a trazione, flessione, deformazioni di torsione e la loro struttura atomica). La ricerca mostra che per rompere una singola catena atomica all’interno della struttura molecolare del materiale, occorrerebbe una forza di circa 10 nN (nanonewtons), che supera quella di qualsiasi altro materiale conosciuto.
credits: http://inhabitat.com/
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