Sono sempre di più gli analisti e gli esperti automotive che inseriscono il CES, Consumer Electronics Show di Las Vegas, tra gli eventi più importanti del settore. Per quest’edizione l’innovazione scommette sui motori.
Non è un caso: l’automobile è ormai una piattaforma digitale e lo diventerà sempre di più, pronta a occupare un posto in prima fila tra i prodotti realmente high-tech.

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Martin Winterkorn, amministratore delegato del gruppo Volkswagen afferma che: “Le due invenzioni del secolo, l’automobile e il computer, stanno gradualmente convergendo”. L’auto che elabora una quantità di dati sempre maggiore, che ospita schermi sempre più grandi e interagisce sempre più con l’esterno è già realtà e presto sarà persino in grado di guidare da sola. “Il nostro obiettivo è rivoluzionare la mobilità globale esattamente come 111 anni fa fece il nostro fondatore, Henry Ford”, ha spiegato Fields che guarda lontano senza esitazioni. “Entro cinque anni qualcuno lancerà sul mercato un’auto in grado di guidarsi da sola”.
La guida autonoma oltre a evitare l’errore umano, responsabile della stragrande maggioranza degli incidenti, prevede ed evita le situazioni di pericolo, ma sceglie anche l’andatura in base al traffico e alla segnaletica aumentando il comfort e diminuendo i consumi.
Il mercato guarda con interesse al fermento che si respira per ora nel mondo dell’automotive e il business dell’auto connessa sta assumendo una rilevanza assoluta nei programmi di quasi tutti i “big” del settore e secondo uno studio della Consumer Electronics Association potrà raggiungere già quest’anno un valore di 11 miliardi dollari. Numeri importanti. Lo dimostra il fatto che al CES  circa 10 costruttori, da Audi e fino a Toyota e Volkswagen siano stati fra i protagonisti di questa edizione, presentando le nuove frontiere dell’innovazione.

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A partire da Nvidia che ha presentato il suo Tegra X1, il processore per i veicoli autonomi, e Qualcomm, che ha mostrato due prototipi, insieme a Maserati e Cadillac, in cui il ruolo dei microprocessori diventa cruciale per garantire a bordo servizi elevati di sicurezza, connettività e infotainment. C’è anche la BMW con la sua i3 “comandata” via smartwatch, e Audi con la Prologue piloted driving e l’impresa della A7 piloted driving concept, lasciata viaggiare da sola, senza conducente, per 900 chilometri.
Prezzi da capogiro per questi prototipi di autovetture che nel giro di pochi anni saranno, però, stabilmente vendute in tutto il mercato mondiale.

By Categories: NotiziePublished On: 21 Gennaio, 2015

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