La Moley Robotics ha presentato un sistema automatizzato di cucina in grado di acquisire e riprodurre i movimenti di uno chef, con una precisione sorprendente, per cucinare gustose ricette.
Fautore del progetto è lo scienziato informatico Mark Oleynik, che ha collaborato con la Shadow Robot Company, società londinese che ha sviluppato le mani del robot.

molli2

Composto da due bracci robotici in una cucina appositamente progettata – che comprende un piano cottura, utensili e un lavandino -, il robot è in grado di riprodurre i movimenti di un cuoco per ricreare una ricetta da zero. Come? Imparando i movimenti una volta che questi sono stati eseguiti da un cuoco umano, ripresi da una 3D camera e caricati nel computer.

Tim Anderson – innovatore culinario e vincitore della stagione di MasterChef 2011 del Regno Unito – ha giocato un ruolo fondamentale nello sviluppo della cucina automatizzata, innanzitutto mettendo a punto un piatto a prova delle capacità del sistema: una zuppa di granchio! Poi, Tim si è prestato a cucinare egli stesso la zuppa in uno studio speciale di cucina, dove ogni suo movimento o sfumatura – dal modo in cui agitava liquidi, al modo in cui controllava la temperatura del piano di cottura – sono stati catturati da una 3D camera. Le sue azioni sono stati quindi tradotte in un elegante movimento digitale, utilizzando algoritmi su misura.

A questo punto, il robot-chef è stato messo alla prova e, in meno di mezz’ora, è stato in grado di ricreare la zuppa di granchio sulla base della ricetta e della tecnica di Tim Anderson. Dalla scelta del livello di calore del fornello, all’aggiunta degli ingredienti preparati scrupolosamente, i bracci del robot sono riusciti a riprodurre fedelmente la zuppa da zero, addirittura mescolandola di tanto in tanto per evitare che questa si attaccasse al fondo della pentola e pulendo il cucchiaio contro il bordo della pentola per evitare gocciolamenti.

Sono serviti venti motori, due dozzine di giunti e 129 sensori, per catturare con una 3D camera e imitare alla perfezione i movimenti delle mani umane. Le braccia e le mani robotiche sono in grado di afferrare bottiglie, ingredienti, stoviglie, pentole, piatti e soprattutto riescono a riprodurre movimenti veloci, come sbattere un uovo, o molto lenti e precisi, come separare l’albume dal tuorlo.
Il prototipo della cucina robotica è il risultato di due anni di ricerca e sviluppo e di collaborazione di un team internazionale tra cui Sebastian Conran che ha progettato gli utensili da cucina e Mauro Izzo, DYSEGNOYachtline Company, che hanno creato i mobili della cucina del futuro.

26-most-advanced-robot-hand

Moley ha in serbo l’ambizioso progetto di scalare lo chef robot per la produzione di massa e cominciare a vendere nel 2017. Lo chef robot, con tanto di cucina appositamente costruita, tra cui un forno, piano cottura, lavastoviglie e lavello, avrà un costo di circa 15.000 dollari. Ovviamente il prezzo dipenderà da una potenziale forte domanda per la cucina e, ad oggi, non è ancora chiaro quanto possa essere grande il mercato per un prodotto del genere. Intanto, prima che la cucina sia a disposizione del pubblico più vasto, la società sta lavorando alla costruzione di una libreria digitale, in stile iTunes, di 2.000 ricette scaricabili e riproducibili dal robot-chef.

27-future-technology-robot-hand-kitchen-home-timeline

Finora i robot domestici che trovano maggiore mercato, sono quei dispositivi che ci “sostituiscono” in faccende noiose, come afferma Dan Kara, analista di robotica ABI Research la società di market intelligence specializzata in tecnologia emergente. “I prodotti elettronici di maggior successo per la casa che sono stati dispositivi di pulizia come lavatrici, lavastoviglie, aspirapolveri, tosaerba, etc.”. Se questo è vero, verrebbe da chiedersi il riscontro che un robot chef possa effettivamente avere in termini di domanda, in quanto cucinare, per la maggior parte delle persone, rappresenta un’attività piacevole e rilassante, un momento dove abbandonare i pensieri quotidiani e concentrarsi sulla creazione di qualcosa di buono.
Ma, come afferma Oleynik, il robot-chef non mira a sostituire il cuoco umano: “Se amate il cibo e desiderate esplorare cucine diverse o registrare la vostra ricetta di famiglia favorita per permettere a tutti di goderne negli anni a venire, la cucina automatizzata può fare al caso vostro. Non si tratta, dunque, solo un dispositivo di risparmio di lavoro, si tratta di una piattaforma per la nostra creatività che può anche insegnarci a diventare dei cuochi migliori.”.

Il robot-chef, quindi, potrebbe avere acquirenti interessati? Ai posteri l’ardua sentenza. Intanto l’industria della robotica è in crescita e il Boston Consulting Group ha stimato che la spesa per i robot potrebbe “fare il grande salto, da poco più di 15 miliardi di dollari nel 2010 a circa 67 miliardi di dollari entro il 2025.”

Moley-robotic-chefs-cook-meals-with-human-like-precision_3-960x563

E mentre si analizzano dati e feedback per prevedere il mercato del robot-chef, c’è ancora molto lavoro da fare nella cucina di Moley: il robot non è ancora in grado di vedere, né è in grado di individuare un ingrediente o un utensile se questo viene spostato fuori dal suo “raggio d’azione”. Inoltre, il robot al momento sa solo utilizzare ingredienti che vengono preparati e meticolosamente disposti nel posto previsto, ed è “necessario che impari” a tagliare o preparare gli alimenti da sé.
La società sta lavorando, dunque, per migliorare le funzioni del robot ed espandere le sue capacità, anche se il team ammette: “Avrà dei limiti, perché nulla può sostituire il tocco umano e la creatività.”.

home-bg-e164562fbbb9f752afd37443684b963041a82e289eee0c9a18a0c96e8b64f255

credits: Moley Robotics

Leggi anche: 

Arrivano i robot avatar stampati in 3D per aiutare i bambini ricoverati in ospedale.

By Categories: NotiziePublished On: 4 Dicembre, 2015

Condividi: