Il dottor Yunqing Kang della Florida Atlantic University ha ricevuto 141,743 dollari come sovvenzione da parte del National Cancer Institute, per poter sviluppare uno stent con polimero biodegradabile stampato in 3D. Questo tipo di stent aiuterebbe a diminuire le complicanze per agire come sistema di consegna dei farmaci per la terapia del cancro all’esofago.
Più comune negli uomini rispetto alle donne, il cancro esofageo è l’ottava forma più comune di cancro in tutto il mondo, e può essere uno dei più difficili da trattare. E, purtroppo, dei pazienti affetti da cancro all’esofago il 50-60% non può subire un intervento chirurgico per diversi motivi, tra cui il più comune è il ritardo della diagnosi del tumore e le metastasi ingrandite. Quando la chirurgia è da escludere, le cose si fanno complesse: i pazienti sono di solito trattati con uno stent a rete metallica, impiantato chirurgicamente, che può causare complicazioni anche gravi, come sanguinamento, dolore toracico, perforazione, fino alla crescita interna del tumore.
Ecco perché il National Cancer Institute ha ascoltato con attenzione il dottor Yunqing Kang quando lui li ha informati che avrebbe potuto creare uno stent in polimero stampato in 3D che riesce a non causare complicazioni. L’Istituto ha assegnato, così, una borsa a Kang di ben 141.743 dollari per completare lo sviluppo dello stent biodegradabile, che servirà anche come un sistema di somministrazione di farmaci per trattare il cancro esofageo e prevenire la crescita interna di tessuto tumorale.
“Attualmente, non esistono stent che hanno la capacità di prevenire o diminuire le complicazioni, e allo stesso tempo fornire la capacità di erogare farmaci terapia del cancro”, ha affermato Yunqing (Kevin) Kang, ricercatore principale e assistente di “Biomateriali e medicina rigenerativa” presso il FAU’s Department of Ocean and Mechanical Engineering.
La speciale tecnica di stampa 3D di Kang verrà utilizzata per sviluppare lo stent tissutale da materiali polimerici elastomerici biodegradabili. Questi materiali assicurano il giusto equilibrio tra rigidità e flessibilità, in modo da permettere allo stent di espandersi e contrarsi con l’esofago ogni volta che ce n’è bisogno.
L’innovativo stent ha anche la capacità di erogare il farmaco anti-cancro paclitaxel (PTX) per trattare il cancro esofageo localmente. “Dato che i nostri materiali saranno realizzati in polimero biodegradabile, si dissolvono e scompaiono una volta che lo stent viene chirurgicamente inserito nell’esofago del paziente“, ha aggiunto Kang. “Terminato il trattamento, quindi, non sarà necessario per il chirurgo rimuovere lo stent, rendendo così il processo di trattamento e molto più confortevole per il paziente.“. Intanto i nuovi casi di cancro esofageo diagnosticati solo negli Stati Uniti l’anno scorso, sono saliti a 17.000 e questo significa che vi è un urgente bisogno di migliorare le tecniche di trattamento. Si spera che lo stent stampato in 3D e sviluppato da Kang e il suo team di esperti, potrebbe ridurre notevolmente, se non cessare totalmente, le complicazioni subite dai pazienti sottoposti a trattamento, così come aumentare i tassi di recupero.
Lo sviluppo dello stent di Kang sarà seguito, passo passo, sia da medici professionisti che da specialisti di stampa 3D. Se dovesse rivelarsi di successo, si riuscirebbe a migliorare e a salvare molte vite umane e la tecnologia di stampa 3D rivestirebbe ancor più attenzione dalla comunità medica.
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