Qualche mese fa, vi raccontammo che della società DeltaBots e della sua voglia di rivoluzionare l’industria della ceramica con l’uscita della “PotterBot Clay 3D”, la 3D printer che stampa argilla dotata di un flusso costante ed un estrusore RAM. È notizia di pochi giorni, quella che vede la DeltaBots ancora protagonista con il lancio di ben quattro nuove versioni della Potterbot, in grado di garantire ad ogni utente di utilizzare una macchina adatta alle sue esigenze.
L’originale Potterbot Clay 3D, uscita nei primi mesi del 2015, è dotata di un flusso costante ed un estrusore RAM che ha la capacità di stampare strati precisi, senza variazioni. Anche se la macchina assomiglia a una stampante 3D delta, il suo estrusore fisso è una novità in grado di offrire un maggiore controllo sul processo di estrusione di materiali in ceramica.
Adesso, a distanza di qualche mese dall’uscita del primo modello, Deltabots ritorna a far parlare di se’ con ben quattro nuove macchine per la stampa in 3D dell’argilla, dotate delle stesse caratteristiche di successo della prima PotterBot Clay 3D, ma pensate per lavorare a scale più grandi e in modo più efficiente. “Abbiamo progettato le nostre stampanti 3D permettendo il movimento degli assi X e Y con l’asse Z fermo. Ma ciò che è veramente innovativo è come all’asse X venga consentito di muoversi liberamente sopra qualsiasi superficie piana esso sia posizionato.”, spiega il team.
Qual è, quindi, il plus di queste quattro nuove macchine?
Innanzitutto, un design pulito per massimizzare il volume di costruzione. Utilizzando la configurazione cartesiana e mantenendo le caratteristiche del loro primo progetto, poi, il team è stato in grado di produrre le versioni V2.0, V2.5, V3.0 e V3.5 con l’estrusore stazionario della 3D Potterbot Clay 3D originaria.
La particolarità delle macchine è, infatti, l’estrusore fisso che si alza sull’asse z, mentre gli assi x e y mobili effettuano il movimento che garantisce la creazione dell’oggetto layer su layer. Questo rispetto alla tecnologia Delta (3 assi mobili e piatto fisso) permette di mantenere le dimensioni della stampate molto più contenute. Il flusso continuo a 2000ml dell’estrusore garantisce poi un vantaggio di qualità, in quanto in questo modo l’argilla diviene più facile da estrudere.
Ecco le differenze tra le quattro nuove versioni della PotterBot 3D:
– La versione 2.0 (volume costruzione 16 x 14 x 19 pollici) monta una scheda di controller avanzato con processore RAM, ma non include il touch screen. Questa stampante è adatta a chi usa la stampante collegata a un computer dedicato. È dotata di un estrusore lineare 925 ml diretto di serie, che lo rende perfetto per i piccoli progetti e anche per l’estrusione di alimenti. Tuttavia, può anche essere aggiornato con l’uso dell’estrusore da 2000ml.
– La versione 2.5 include una scheda avanzata con processore RAM controller e con schermo multifunzione integrato ed è dotata dell’opzione di estrusione da 2000 ml.
– La versione 3.0 è molto più grande e vanta un volume di costruzione di 26 x 18 x 22 pollici rispetto alla versione 2.0
– L’ultima versione, la 3.5, è dotata del ClearPath® – Integrated Servo System che rende la stampa 3D più veloce e più silenziosa che mai.
credits: 3ders.org
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