C’è crisi, e allora noi investiamo sull’innovazione. È questo il segnale che viene da Atene, protagonista durante la scorsa settimana, del workshop di architettura sul mapping e il disegno parametrico.

La visiting school è stata organizzata dall’Accademia Mediterranea di Architettura Medaarch, e tenuta dal suo promotore, l’arch. Amleto Picerno.
Una 5 giorni dedicata al Mapping e alla Progettazione parametrica, ha avuto come obiettivo quello di identificare un’area di studio ed analizzare, quindi, le informazioni in geometria.

«La nostra realtà, in tutte le sue forme, può essere studiata attraverso i concetti della teoria dei sistemi complessi.», ha affermato il tutor Amleto Picerno, spiegando come si inseriscono gli strumenti del mapping e del parametric design, all’interno dell’innovazione sociale.

«La social innovation cerca di promuovere nuove pratiche e protocolli che meglio rispondono alle esigenze di ciò che siamo e di quello che stiamo diventando. Il workshop digitalMed, tratta alcune di queste pratiche e di quelle tecniche e pensieri che stanno strutturando il presente in cui viviamo. Il mapping, ad esempio, è uno strumento utile per meglio comprendere quello che accade oggi.
Capire la realtà è fondamentale. Non esiste crescita economica se continuiamo ad utilizzare le stesse pratiche, credendo che la realtà funzioni sempre nello stesso modo.».

Quali tecniche sono state utilizzate per studiare gli eventi e luoghi della realtà?
«I partecipanti hanno lavorato sia sull’infovisualizzazione, che sulla gestione e la manipolazione di dati e informazioni. Sono stati forniti loro strumenti per la manipolazione dei dati, delle loro proprietà cercando forme di visualizzazione dell’informazione che possano attivare insigth per dare alla realtà mappata nuovi sensi e significati. La rappresentazione della realtà è il primo passo per il suo cambiamento.».

La realtà mappata dai partecipanti alla visiting school digitalMed, ha trovato risposte progettuali declinate attraverso l’utilizzo del software di disegno parametrico e generativo Rhino e il suo plug-in Grasshopper.

«Rhino e Grasshopper sono strumenti che ci permettono di dare una risposta progettuale tenendo conto della complessità di dati prodotti attraverso il mapping. Sono strumenti utili tanto per la gestione dei dati stessi, quanto per la Fabbricazione digitale.», afferma l’arch. Picerno, fondatore inoltre del Mediterranean FabLab, il primo laboratorio di fabbricazione digitale del sud Italia, a Cava de’ Tirreni.

Il workshop, durato 5 giorni ha visto un forte interesse da parte dei 10 partecipanti, alcuni studenti e altri professionisti del settore, che hanno avuto l’opportunità di approfondire alcuni aspetti del data-driven attraverso un lavoro di gruppo dal quale sono emersi 5 interessanti progetti.

By Categories: Case Study, Notizie, WorkPublished On: 23 Gennaio, 2013

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