Mentre la maggior parte degli sviluppi tecnologici nell’ambito del 3D scanning e dell’additive manufacturing finora, si sono verificati principalmente negli Stati Uniti e in Europa, i paesi del mondo orientale stanno lentamente recuperando terreno. Molte sono, infatti, le industrie che stanno imparando ad adottare le nuove tecnologie di digital fabrication in catene e processi di fornitura esistenti. Tra gli altri esempi recenti è sicuramente da annoverare la quantità di interventi chirurgici che sono stati fatti con l’aiuto di stampati 3D.
Tra le varie società cinesi che stanno contribuendo a guidare questa nuova rivoluzione della stampa 3D sia per i consumatori che per le imprese, c’è Shining3D, che tra le varie innovazioni fatte quest’anno ha lanciato lo scanner 3D desktop ad alta risoluzione vendendo ben 6.300 delle sue stampanti 3D per desktop ad Autodesk Asia.
Ora, l’azienda è rapidamente cresciuta fino a diventare un player importante nel settore dell’additive manufacturing in Cina, tanto che in pochi mesi ha annunciato due nuovi sviluppi di business. In primo luogo, l’azienda – che tra le sue proprietà conta anche la società Regenovo Biotechnology – ha deciso di sviluppare uno spin-off Regenovo mentre cerca un investimento di 30.000.000 ¥ – circa 4,8 milioni dollari. Una volta che otterrà il finanziamento, Shining3D sarà detentrice per il 55% della nuova Regenovo Biotechnology.
La decisione di quotare in borsa la compagnia non poteva arrivare in un momento più emozionante per l’azienda che possiede i diritti di proprietà intellettuale (Independent IIPR) in Cina per una stampante 3D in grado di produrre un campione di fegato nel giro di un’ora. Nel momento in cui questa tecnologia verrà ulteriormente sviluppata, potrebbe facilmente diffondersi nei mercati occidentali, dove il bioprinting 3D è già un tema caldo per bio ingegneri e per le industrie mediche e cosmetiche.
In secondo luogo, l’azienda ha anche annunciato la costituzione di una nuova società controllata tramite una partnership di joint venture con Ledao Strategic Materials Co., Ltd. Le due società rivolgeranno la loro attenzione verso lo sviluppo di una nuova linea di resine fotosensibili per la stampa 3D, incluso un materiale organico completamente nuovo di silicone modificato. Una partnership che sembra già vincente e che opererà sotto il nome di Zhejiang Multi-dimension New Material Technology Co., Ltd.
“Attualmente i nostri materiali per la stampa 3D possono essere utilizzati solo per la prototipazione“, ha detto Huang Xian Qing. “Stiamo lavorando su un materiale organico in silicone modificato. Se riuscissimo a fare un passo avanti in materia di stampa 3D, il risparmio economico sarebbe immenso e si favorirebbe ulteriormente l’industrializzazione del 3dprinting.”
Sembra solo una questione di tempo, dunque, e presto anche la Cina porterà gran parte della sua attenzione sull’additive manufacturing. Noi del Mediterranean FabLab lo abbiamo visto con i nostri occhi all’ITTC Beijing 2015, dove l’interesse di tantissime aziende orientali era rivolto quasi esclusivamente al 3D printing e alle sue declinazioni nei vari ambiti, dall’artigianato alla produzione industriale, dall’edilizia all’architettura, dal cibo alla medicina.
Ci auguriamo di vederne delle belle, anche made in china.
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