Lui si chiama Alex Goad, è un imprenditore australiano e ha pensato di usare la tecnologia di stampa 3D per uno scopo nobile e ambizioso allo stesso tempo: ricostruire le barriere coralline. Da questa idea è nata Reef Design Labs (RDL), società senza scopo di lucro, per applicare la fabbricazione additiva al restauro dei coralli.

Il progetto si chiama “MARS”: Modular Artificial Reef Structure e la sua forza risiede nel fatto che invece di usare acciaio o cemento, già utilizzati varie volte per la ricreazione di barriere artificiali, RDL stampa blocchi vuoti di ceramica, che possono essere modellati in forme complesse, i quali vengono poi riempiti di cemento per garantirne la stabilità.
L’ultima fase, quella dell’assemblaggio vero e proprio, tocca a dei sub che portano questi blocchi sott’acqua per restaurare i coralli danneggiati o installare una vera e propria barriera corallina artificiale che apporti benefici all’ambiente marino.

 

Il progetto MARS mira anche a cercare metodi ottimali di allevamento dei coralli.
Ricerche del genere per il restauro delle barriere coralline, rappresentano una risposta speranzosa di fronte alle minacce globali che hanno già distrutto gran parte degli ecosistemi corallini del mondo.

credits: startupitalia

By Categories: NotiziePublished On: 26 Ottobre, 2018

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