Uno dei fenomeni più interessanti della visualizzazione dei dati degli ultimi tempi, è stata l’esplosione di molteplici infovisualizzazioni in grado di iper-sintetizzare, ognuna con il proprio stile, miriadi di dati in informazioni visuali semplici e di facile lettura.
Recentemente, un utente di Instructables dal nickname gkapriel, ha realizzato e condiviso un progetto che è il frutto della combinazione di uno studio sul tessuto sociale di San Francisco con l’additive manufacturing. Il risultato finale non solo è altamente informativo grazie alla sua natura tridimensionale, ma è anche degno di essere esposto come pezzo artistico, per la sua resa estetica molto valida.
Utilizzando i dati accessibili al pubblico, gkapriel ha scelto di concentrarsi su nove diversi fattori sociali mappati e presentati come singole stampe 3D, combinate poi in un unico pezzo più grande, in modo da creare un ritratto ampio della città in una forma accessibile e tangibile. I fattori sociali utilizzati per il progetto includono la densità residenziale, i livelli di rumore ambientale, la percentuale della razza bianca, le vittime pedonali, le fermate degli autobus, le piste ciclabili e i percorsi, la percentuale di proprietari di case, la distanza dagli ospedali e il livello di reddito medio.
Partendo dai dati raccolti, gkapriel ha creato mappe geo referenziate in 2D, per tracciare con precisione i dati scaturiti dalle fonti – prima tra tutte DataSF, gestita dal Comune di San Francisco -, e ottenuti in file .csv e .shp. Una volta organizzati i dati per ciascuno dei nove fattori sociali, gkapriel ha creato mappe tematiche utilizzando ArcMap e ArcScene per visualizzare più facilmente le informazioni.
Le mappe bidimensionali sono state portate in Rhino usando il suo plug-in Grasshopper e, una volta importati i dati GIS questi sono stati utilizzati per creare modelli tridimensionali basati su altezze e colori che rispecchiano i dati stessi.
gkapriel ha utilizzato vari metodi per mostrare i dati in forma tridimensionale con Rhino e Grasshopper per poi portare i file definitivi in MeshMixer di Autodesk. Una volta puliti, i file .stl finali sono stati stampati in 3D utilizzando la Objet Connex 500 e i materiali Vero White e Tango Black Plus che hanno consentito di stampare i file in varie combinazioni di colori in scala di grigi.
Il progetto sviluppato da gkapriel sembra aprire una nuova possibile strada per l’infovisualizzazione dove arte e dati, s’incontrano per raccontare in modo affascinante le informazioni che emergono dall’analisi dei dati.
fonte: 3ders.org
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