Dal prossimo anno scolastico 2015/2016 l’educazione ambientale diventerà una materia obbligatoria e verrà inserita a pieno titolo nei piani di studio degli istituti, a partire dalle scuole materne sino alla seconda superiore. Un progetto fortemente voluto dal ministero dell’Ambiente e dal ministero dell’Istruzione con l’obiettivo di educare le nuove generazioni a rispettare e conoscere l’ambiente in cui viviamo.

non-rifiutiamoci

Il sottosegretario all’Ambiente Barbara Degani e il dicastero dell’Istruzione hanno sviluppato nei mesi scorsi le linee guida del progetto che ruoterebbe attorno a dieci temi-base proposti a seconda del livello scolastico, età e grado di preparazione.
Dall’alimentazione alla biodiversità, dall’inquinamento alla tutela del mare, dai cambiamenti climatici alla raccolta corretta dei rifiuti, i nuovi argomenti verranno inseriti nella programmazione didattica degli Istituti italiani, in armonia con quelle tradizionali, con l’obiettivo non solo di avviare i discenti ai principi della sostenibilità e all’educazione alle buone pratiche, ma – usando le parole della Degani – “di fare dei giovani, dei veri e propri nativi ambientali”.

Fini molto nobili quelli del sottosegretario all’Ambiente e del progetto stesso, non c’è dubbio. Anzi, un dubbio c’è: dal momento che l’educazione ambientale non sarà da subito materia a sé stante, ma verrà inserita all’interno dei programmi didattici già presenti, il rischio è quello di relegare la nuova materia a quei cinque minuti prima del suono della campanella, o “insegnarla” agli studenti attraverso rimandi, collegamenti o spiegazioni sintetiche tra una I guerra mondiale e i Promessi sposi.
La vera opportunità sarebbe, dunque, poter dedicare all’educazione ambientale delle ore ad hoc, per darle il giusto valore ed evitare che alla fine venga tralasciata, a causa dell’arduo compito da parte dei docenti di cercare di inserirla in programmi già di per sé infiniti, facendo i salti mortali tra gli ostacoli difficoltosi presenti nel lungo e tortuoso piano didattico italiano.

By Categories: NotiziePublished On: 6 Febbraio, 2015

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