Più che un semplice cappello, NEUROTiQ è un interessante esperimento sociale, realizzato dalla fashion designer Kristin Neidlinger in collaborazione con la società MACHINIQ e due suoi colleghi, Grant Patterson e Nathan Tucker.

Progettato per illuminarsi in modo diverso, ogni volta che una certa area del cervello si attiva, NEUROTiQ è l’eccezionale risultato di 102 ore esatte di lavoro, realizzato attraverso la combinazione della tecnologia di stampa 3D con i metodi tradizionali di lavoro a maglia, per far sì che il cappello sia confortevole e fornisca maggiori capacità di muoversi.

 
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Il materiale è una maglia di nylon in cui si nasconde l’elettronica: 14 diversi LED, simili alle sinapsi del nostro cervello, installati sullo speciale copricapo, che rispondono ai sensori dell’attività cerebrale. Ogni LED è dotato di un colore diverso per rappresentare i diversi stati stato del cervello di chi lo indossa. Ad esempio, il sonno profondo è rappresentato dal colore rosso; la meditazione è di colore arancione; la coscienza è giallo-verde. In questo modo ogni volta che ci si sente arrabbiati o felici, c’è una certa luce del copricapo che comunicherà all’esterno lo specifico stato d’animo di chi lo indossa.

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Ora, immaginate un futuro in cui la comunicazione non avviene attraverso linguaggio verbale, o espressioni facciali. Immaginate un futuro in cui possiamo al di là delle differenze linguistiche, attraverso segnali che i nostri cervelli si inviano a vicenda. Esperimenti come NEUROTiQ ci fanno pensare che quel futuro di certo non è prossimo e forse non è nemmeno molto lontano… ma, di sicuro, è un futuro possibile.

By Categories: NotiziePublished On: 20 Ottobre, 2014

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