Quando, oramai più di due anni fa, Gianni Massa, il vice presidente nazionale del CNI che ha fortemente voluto Scintille, mi chiese se volessi sostenere l’iniziativa, senza dubitare né esitare gli dissi di sì. Lui mi chiese perché. Risposi felice: perché è sfidante.
Perché è questo lo spirito che anche oggi metto nella seconda edizione, perché è così che bisogna incrociare le opportunità che capitano nella vita, un po’ da guasconi, un po’ da Don Chisciotte. Per questo motivo affianco Massa ed il CNI tutto, in questa splendida iniziativa.

Geneticamente concepita per portare l’innovazione all’interno dell’Ordine, Scintille ha da subito assunto le sembianze di qualcosa di più, di un positivo movimento nazionale tra gli altri che ci sono e che si occupano del processo di cambiamento complessivo del paese.

In effetti, se si ha la pazienza di guardare in controluce tutto l’ecosistema italiano dell’innovazione, tante e capillarmente diffuse sono le iniziative locali che hanno il pregio di mantenere viva e forte la fiamma delle rivoluzioni nei fatti, ma non moltissime né strutturate quelle nazionali. E che una di queste venga da uno dei più poderosi ordini professionali italiani, ha del coraggioso. È per me uno degli indicatori di un paese indomito, dove anche gli Ordini ed i loro iscritti possono cambiare, possono fare squadre multidisciplinari, quindi contaminarsi e fertilizzarsi, possono vedere se stessi, le loro competenze ed il loro futuro in maniera non convenzionale.
Tutto ciò non per inseguire le mode, come è quella delle startup oggi, quanto piuttosto per vedere e vivere se stessi e la propria professionalità in maniera più coerentemente contemporanea, per immaginare se stessi in un futuro lavorativo ed economico che non deve essere per forza quello della banca del seme anonimo dentro gli studi professionali di altri, né tantomeno una anoressica vita amministrativa.

Gli scenari economici e professionali cambiano con una velocità considerevole. Nessuno può trincerarsi dietro un verticale formativo, nessuno può oggi pensare che uno sbocco lavorativo o professionale sia per sempre.
Quindi largo alle idee, largo alla voglia di cambiamento, avanti con il costruire reti di competenze per creare prodotti che migliorino la qualità della vita a 360 gradi.
Le scintille sono vita. In sardo ischindittas o ischintziddas, in genere associate alla tradizione dei fuochi di sant’Antonio, alle scintille del cuore e delle emozioni. Ecco, così sono per me le scintille del CNI, anche per il 2015.

Sotto a chi tocca perché il futuro è bello. E come sempre io lo dico a voi, ma voi per piacere ditelo a tutti: AVANTI TUTTA!

Nicola Pirina

cniScintille2015

 

 

By Categories: NotiziePublished On: 9 Giugno, 2015

Condividi: