Il progetto, chiamato All Different All Equal, nacque dopo che Wu fece un viaggio a Jing De Zhen – una città nella provincia cinese del nord-est del Jiangxi, conosciuta anche come la “capitale della porcellana”. Prevedendo di parlare con artigiani esperti e di conoscere le tecniche tradizionali della porcellana, Wu è stato sorpreso di trovare invece “fabbriche abbandonate, fabbricanti in difficoltà e una quantità enorme di souvenir economici disposti su strade secondarie in attesa di compratori“.
Voleva disegnare una serie di oggetti che riflettessero questa contraddizione – che la Cina sia sia un paese noto per la sua qualità, i mestieri secolari, ma anche per la sua abbondanza di oggetti di novità prodotti in serie.
Wu ha così deciso di raccogliere calchi di forme ceramiche classiche, scartati dagli artigiani locali e fabbriche di porcellana intorno a Jing De Zhen, e dare loro una seconda vita. Come? Unendo insieme parti non corrispondenti di diversi stampi, che sono tipicamente utilizzati nella produzione di massa, e quindi trasferendole in porcellana bianca. In questo modo, Wu ha creato una serie di oggetti ibridi unici che lei descrive come “astratti e senza tempo”.
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credits: dezee.com
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