Il futuro della tecnologia di stampa 3D volto alla realizzazione di parti mediche, intese sia come protesi che come repliche di prova per aiutare i medici a prepararsi accuratamente interventi chirurgici complessi, già è utilizzato con grande successo nel settore medico.
È notizia recente che un team di scienziati olandesi dell’Università di Delft abbia stampato in 3D con successo modelli di clavicole, incorporandole nella loro pratica chirurgica.

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Come spiega il professor Richard Goossens, responsabile della Section Applied Ergonomics and Design a Delft, attualmente il chirurgo che deve operare su una clavicola, avvita una piastra speciale nella spalla del paziente che funziona come uno stampo per la forma desiderata della clavicola ricostruita. Il problema in tale procedura, è che queste lastre sono emesse in una forma standard, piuttosto che progettate specificamente per ogni paziente. Ora, nel caso delle operazioni alla clavicola, otto volte su dieci fortunatamente questo limite non comporta un problema, tuttavia è sempre un limite e resta sempre quel “due” da non trascurare che vede in alcuni pazienti in presentarsi di varie complicazioni dopo l’operazione chirurgica, come ad esempio gli angoli delle articolazioni non ottimali.

Ed è questo il momento esatto dove la stampa 3D entra in gioco: “Utilizzando la TAC del paziente è possibile realizzare repliche stampate in 3D di entrambe le sue clavicole.” Ha affermato il professor Goossens a 3ders.org. “In questo modo viene realizzata una sorta di immagine speculare della clavicola sana, per andare ad operare in modo soddisfacente sulla clavicola da operare, stampandone il suo prototipo in 3D. Durante l’intervento, il chirurgo può poi piegare la piastra in modo che questa corrisponda alla replica speculare della clavicola sana. Quindi, la piastra inserita è perfettamente progettata per quello specifico paziente”.

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Da quest’innovativo processo ci si aspetta non solo la riduzione di rischio di complicazioni nei pazienti, ma anche un notevole calo dei tempi chirurgici. La stampante 3D utilizzata in questo dal team di scienziati olandesi, si trova nel laboratorio applicato della Facoltà di Industrial Design Engineering presso l’Università Tecnica di Delft, e oltre alla produzione repliche clavicola, viene usata anche per numerose applicazioni.
Si tratta infatti di una macchina, la prima in Olanda, in grado di mescolare diversi materiali e colori (tra cui materiali duri, flessibili e trasparenti).
Il professor Goossens ha affermato che la stampante sarà in grado anche di realizzare materiali di stampa 3D che, approvati dalla FDA, potranno essere utilizzati all’interno del corpo umano. Ma questa è un’altra storia.

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By Categories: NotiziePublished On: 5 Maggio, 2015

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