I lettori attenti avranno notato che la tecnologia di stampa 3D sta lentamente invadendo il mondo della moda. Negli ultimi due mesi abbiamo visto emergere sulle passerelle più importanti del mondo vari vestiti e accessori 3D. Certo, questi sono dei vestiti. Ma non è del tutto giusto chiamare questi oggetti anche “tessuti”. Un tessuto è costituito da un centinaia di fili che, coprendosi a vicenda, formano un panno. Al contrario la maggior parte dei pezzi della moda che abbiamo visto in questi mesi consistono nella stratificazione di un materiale che diviene solido.
La domanda sorge spontanea: siamo in grado, con queste nuove tecnologie, di ricreare strutture tessili?
Un team di scienziati tedeschi della Facoltà di tessile e Tecnologia presso l’Università di Scienze Applicate di Niederrhein ha cercato di ricreare artificialmente strutture tessili che utilizzano la tecnologia di stampa 3D. Come hanno spiegato “la stampa dei modelli tessili è ancora rara. Nel design, capi di abbigliamento, come bikini, abiti completi, o scarpe sono stampati in 3D. Tali indumenti, tuttavia, sono chiaramente prodotte per l’esposizione, non per essere indossati tutti i giorni. Il nostro progetto si concentra su più modelli tessili simili che possono essere combinati con tessuti tradizionali o addirittura sostituirli”. 

Textile Structure

 

 

Nel complesso, hanno cercato di testare tre diverse strutture tessili utilizzando diversi tipi di macchine: strutture di trama a maglia, la lana e modelli di pizzo. Tutti questi test hanno dato vita ad alcune strutture tessili molto intriganti, evidenziando però uno spiacevole inconveniente: la fragilità. Le stringhe, con un diametro troppo sottile, possono talvolta rompersi.

Textile structure

 

Fra tutti la produzione di modelli di pizzo con una stampante 3D è stata indubbiamente la più interessante.  Questi sono stati ispirati dal famoso pizzo Plauen, che contengono elementi per lo più floreali e rotondi riposti su uno strato di base che collega tutte le parti.

Textile Structure

 

 

I filamenti di Kai si sono rivelati perfetti per questo tipo di tessuto grazie alla sua estrema flessibilità.

Textile Structure

Inoltre dopo aver terminato il processo di stampa, il campione può essere messo in acqua calda per qualche minuto ammorbidendolo maggiormente.

Textile Structure

Il team tedesco sulla base di questi interessanti esperimenti è sicuro che “questi materiali permettono lo sviluppo di nuovi modelli e metodi di costruzione per l’abbigliamento e settori connessi , consentendo nuovi disegni e nuove funzionalità che non possono essere raggiunti da tessuti convenzionali”.
Naturalmente, questo è ancora un esperimento e finora ha dimostrato di essere incapace di produrre tessuti indossabili. Tuttavia, questo studio eccellente e promettente suggerisce che macchine come le stampanti 3D sono teoricamente in grado di ricreare metodi di tessitura tradizionali.

By Categories: NotiziePublished On: 28 Ottobre, 2014

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