“Le fabbriche tornano nel centro delle città: maker, nuovi artigiani digitali, nuove forme di produzione”, si intitola così il seminario che si tiene venerdì 18 ottobre alle ore 10.00, nel corso della Smart City Exhibition 2013 di Bologna  e che vede tra i relatori la presenza dell’arch. Amleto Picerno Ceraso, volta a raccontare l’esperienza del Mediterranean FabLab, il primo laboratorio 2.0 del sud Italia.

L’evento intende favorire una riflessione condivisa sulla valenza e le potenzialità dei Fablab all’interno delle smart cities e, soprattutto, discutere dei possibili scenari di co-creazione di valore con soggetti pubblici e privati direttamente coinvolti nei processi d’innovazione della vita e dello spazio pubblico, la cui collaborazione è fondamentale allo sviluppo di progetti e di tecnologie per una città sostenibile, attraverso l’uso di sistemi intelligenti.

Venerdì dalle ore 10.00, si prospetta un’interessante tavola rotonda che vuole illustrare con casi pratici il movimento dei maker, i nuovi trend in materia di fabbricazione e, attraverso la testimonianza di realtà produttive innovative come i FabLab italiani, stimolare una discussione sul ruolo di questi attori rispetto al design delle Smart City e dello sviluppo urbano.
Le fabbriche tornano nel centro delle città, dunque. Sì, ma in una veste e con una consapevolezza nuove. «La stampa 3D è una tecnologia ormai pronta per essere adottata dal grande pubblico. Gli impatti dell’adozione massiva di queste nuove forme di produzione domestica sul modello economico e sociale delle città saranno notevoli, e non possono essere trascurati in fase di progettazione delle future Smart City», affermano gli organizzatori dell’evento.

E di smart cities il Mediterranean FabLab ha molto da raccontare, muovendosi all’interno della Medaarch – Accademia Mediterranea di Architettura che ne declina da sempre il suo utilizzo verso l’architettura, il design e la ricerca. All’interno del Mediterranean FabLab trovano spazio, infatti, tutte quelle idee volte a rendere le nostre città smart. Tra queste, spicca senza dubbio “A civil community”, il progetto dell’arch. Amleto Picerno sulla riqualificazione e il riutilizzo delle aree industriali dismesse volto a creare una comunità ecologicamente, socialmente ed economicamente sostenibile e smart, selezionato tra le migliori soluzioni per le Smart Cities allo Smart City Expo World Congress (Barcellona 2012).
Tuttavia una smart city deriva solo da smart citizen, per cui oggi è più che mai fondamentale educare le persone a tale consapevolezza. Attraverso la summer school digitalMed, il lungo laboratorio progettuale della Medaarch che l’hanno scorso ha visto la cooperazione di CarloRattiAssociati, si intendono indagare proprio quei temi, pratiche e tecniche volti a dar vita a città intelligenti attraverso la sapiente gestione dei flussi di informazione di cui la città moderna è immersa.
Formazione, educazione, , al fine di realizzare progetti green, contestualizzati e poco invasivi.

Smart City Exhibition è la manifestazione frutto della partnership tra FORUM PA e Bologna Fiere, quest’anno alla sua seconda edizione. L’iniziativa si pone come momento centrale nel trend che vede ormai la politica per le città intelligenti come una priorità europea e nazionale. La disponibilità di fondi comunitari e la messa in cantiere di progetti nazionali sulle smart city e smart community rendono, infatti, sempre più necessari momenti di riflessione e di incontro tra i protagonisti per utilizzare al meglio questa grande occasione di innovazione con l’obiettivo di costruire politiche sostenibili e lungimiranti che rispondano ai bisogni dei cittadini.
L’evento sarà incentrato su momenti di lavoro collaborativo, sulla presentazione di grandi scenari internazionali e sulla costruzione di nuova cultura condivisa che aiuti a trasformare in Progetto-Paese le diverse iniziative isolate.

By Categories: NotiziePublished On: 15 Ottobre, 2013

Condividi: